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NEWSLETTER FINCO N.03/2023

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EDITORIALE: APPALTO E SUBAPPALTO, VERITA’ E FALSE VERITA’

Occorre arginare la malintesa ed erronea semplificazione del “subappalto libero” nei contratti pubblici, in particolare con riferimento alle lavorazioni specialistiche e super[1]specialistiche. L’Europa, spesso invocata per questa deriva, è talvolta improntata su modelli di riferi[1]mento di sistemi nazionali lontani da noi: poche imprese sul mercato e minore criminali[1]tà organizzata nel settore dei contratti pubblici, solo per citare due aspetti. Occorre sfatare l’opinione secondo cui più subappalto equivale a maggiore partecipazio[1]ne delle PMI: più subappalto equivale solo a deresponsabilizzare l’appaltatore principale (che finisce per essere un puro intermediario) ed a mortificare le imprese serie che dopo aver molto investito in qualificazione delle maestranze ed attrezzature (in base alle pro[1]prie specificità), si trovano ad essere stritolate in un meccanismo che consente contratti capestro (da qui la necessità di un Contratto di Subappalti Tipo) e pagamenti insufficienti e tardivi (da qui la necessità del pagamento diretto sempre e del mantenimento del ri[1]basso massimo del 20% tra appalto e subappalto – altra cosa contestata dalla Corte di Giustizia Europea -) e/o, in ogni caso, verifica della congruità di questo ribasso da parte del RUP Strumenti di partecipazione ci sono già e si chiamano: Raggruppamenti Tempo[1]ranei di Imprese, Reti di Imprese, Consorzi. Non invochiamo quindi limitazioni in mate[1]ria di libertà di uso dei fattori della produzione, ma solo di uso “costruttivo” degli stes[1]si. E non dimentichiamo l’Avvalimento che è possibilità di partecipare ad una gara con re[1]quisiti minimi (se non inesistenti) – che sarebbe però da eliminare o limitare fortemente. Ad avviso di FINCO i limiti al subappalto dovrebbero essere previsti come segue: Þ mantenimento dei limiti previgenti sottosoglia comunitaria; (30/40%) Þ mantenimento dei limiti previgenti per le c.d. SIOS – Superspecialistiche (30%) sempre; Þ valutazione discrezionale da parte della Stazione Appaltante (secondo una serie di meccanismi predefiniti) soprasoglia. Bisogna decidere una volta per tutte se si vuole puntare su un tessuto sano di imprese che devono crescere o su un sistema di scatole vuote in cui le piccole imprese si spremo[1]no e si buttano via. Non c’è bisogno di molte parole in proposito, né di grandi relazioni

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