Comm.ne Ambiente (8ª) – Comunicazioni del Ministro delle imprese e del made in Italy sulle linee programmatiche nel settore delle comunicazioni del 17 gennaio 2023

Comm.ne Ambiente (8ª) – Comunicazioni del Ministro delle imprese e del made in Italy sulle linee programmatiche nel settore delle comunicazioni del 17 gennaio 2023

Commissione 8ª Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica del Senato – Comunicazioni del Ministro delle imprese e del made in Italy sulle linee programmatiche nel settore delle comunicazioni del 17 gennaio 2023 – Sintesi diretta web

Il Ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso, ha dichiarato che l’Italia ha sofferto il fenomeno della contrazione dei ricavi. I ricavi del mercato europeo delle telecomunicazioni sono in flessione. L’Italia, a causa delle corse al ribasso dei prezzi, risulta essere il Paese che ha sofferto maggiormente a causa del fenomeno della contrazione dei ricavi. Negli ultimi anni, i ricavi sono scesi di 14 miliardi di euro, pari a circa il 33% del suo valore iniziale, sul totale mercato delle telecomunicazioni. La Francia ha perso il 15%; la Germania il 7%; il Regno Unito l’8%. A fronte di questa situazione, però, i volumi di traffico crescono a ritmo sostenuto, registrando un +1,117%, mentre quello fisso è cresciuto del 75%. Negli ultimi 11 anni, gli OTT hanno avuto un aumento di poco meno del 17%. A ciò si aggiunge la frammentarietà del mercato europeo, che determina una differenziale competitivo tra l’Europa e gli Stati Uniti.

Si è in una situazione che, apparentemente, risulta essere a vantaggio dei consumatori, ma non dei cittadini e della loro attività.

Questo contesto evidenzia la necessità di un cambio di passo nella politica industriale delle telecomunicazioni in Europea e, quindi, in Italia. Per consentire effettivamente uno sviluppo significativo del sistema a supporto della transizione digitale.

In Italia si è assistito ad una crescita della copertura della banda larga e ultra larga che prevede dovrebbe coprire entro il 2026 il 92% dei civici. Tuttavia, la velocità della fibra viaggia ad una velocità ancora troppo bassa. In tale situazione, in considerazione del Piano Aree Bianche, il Governo ha ereditato il grave ritardo nell’attuazione del progetto da parte del concessionario OpenFiber. L’originario Piano prevedeva la chiusura dei lavori delle tre gare tra giugno 2020 ed aprile 2022. Tra il 2019 e il 2022, OpenFiber ha presentato 4 diversi Piani di avanzamento, di cui l’ultimo prevede il completamento di 12 regioni entro il 2023 e delle rimanenti entro la metà del 2024. Tutto ciò a causa di una iniziale sottovalutazione del tema dei permessi, della quantificazione delle offerte, dell’avvio dei lavori ed anche per responsabilità politiche. Su questo tema abbiamo accumulato ritardi rispetto ad altre nazioni europee.

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