Comunicato Stampa
ASSITERMINAL al Seatrade Europe: sinergia tra porti e terminalisti per la destinazione Italia
Il Presidente Cognolato: “Le navi sono pronte alla transizione, i terminalisti anche: serve un coordinamento nazionale per rendere i porti italiani all’altezza della sfida”
Amburgo, 11 settembre 2025 – “La promozione della destinazione Italia passa dalla sinergia tra operatori portuali, terminalisti e Autorità di Sistema Portuale, uniti da un obiettivo comune” – così il Presidente di ASSITERMINAL, Tomaso Cognolato, a margine della prima giornata del Seatrade Europe in corso ad Amburgo.
“Il vero risultato della partecipazione italiana – ha dichiarato Cognolato – è l’evidenza dell’importanza della stretta collaborazione tra AdSP e terminalisti, tutti impegnati a valorizzare la nostra nazione che è ancora oggi tra le destinazioni turistiche e crocieristiche più richieste. Siamo il Paese più bello del mondo, con un’offerta unica e un’accoglienza che non ha eguali: dobbiamo esserne consapevoli e agire di conseguenza, facendo sistema, come ribadiamo sempre”.
Il mercato europeo delle crociere si conferma centrale e le prospettive sono positive: le compagnie manifestano una forte volontà di investire sull’Italia e il traffico passeggeri è atteso in crescita anche nel 2026.
Presso lo stand italiano, coordinato da Assoporti, si è registrata un’ampia partecipazione di terminalisti e rappresentanti delle Autorità di Sistema Portuale, segno tangibile della compattezza del sistema, oltre a una grande attenzione da parte delle delegazioni europee e internazionali.
Tra i principali temi emersi dal confronto comune vi è la transizione energetica. Secondo i dati, entro il 2036 l’85% delle navi sarà predisposto per l’elettrificazione, ma ad oggi in Italia solo un porto dispone delle infrastrutture necessarie.
“Le navi sono già pronte – in molti casi bifuel e presto trifuel, capaci di utilizzare biofuel, ammoniaca e metanolo verde – mentre a terra mancano depositi, produzione e soprattutto la disponibilità reale di energia. Tutti i porti italiani, a fine 2026, dovrebbero avere banchine elettrificate, ma senza la corrente disponibile il risultato rischia di restare solo sulla carta. È evidente la necessità di un coordinamento nazionale che accompagni il settore in questa transizione”, ha sottolineato Cognolato.
“Terminalisti e compagnie sono pronti – ha concluso Cognolato – ma serve una reazione rapida e decisa, sia sul fronte infrastrutturale sia su quello degli investimenti. È il momento di fare scelte concrete con un modello flessibile e attento alle specifiche realtà, per sostenere la competitività dei porti italiani e dare pieno valore alla destinazione Italia”.
Preoccupazione condivisa anche sull’Entry/Exit System (nuovo sistema di controllo per passeggeri non comunitari in ingresso o uscita sul/dal territorio europeo) in vigore dal prossimo 12 ottobre, che pone rilevanti criticità sia dal punto di vista logistico sia sotto il profilo degli investimenti richiesti, come rappresentato dal Direttore Ferrari nel corso di un incontro convocato appositamente sul tema dal Ministero degli Interni, tenutosi a Roma lo scorso lunedì.