Criticità payback sanitario – Interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione

Criticità payback sanitario – Interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione

Criticità payback sanitarioInterrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione

Nel 2011 il governo italiano ha introdotto, a livello nazionale e regionale, un tetto massimo alla spesa pubblica per i dispositivi medici sostenuta dal Servizio sanitario nazionale.

Il Ministero della Salute ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze, hanno tuttavia evidenziato un superamento di tali limiti per gli anni 2015, 2016, 2017 e 2018. Un eccesso che, secondo il nuovo decreto, andrebbe appianato con il cosiddetto “payback”, uno strumento secondo cui le aziende fornitrici di dispositivi medici contribuiscano al parziale rimborso delle spese regionali straordinaria in misura pari al 40 % per l’anno 2015, al 45 % per il 2016 e al 50 % a decorrere dal 2017.

Considerata la chiusura dei passati bilanci e l’avvenuto versamento delle imposte fiscali, si tratta di una decisione imprudente che andrebbe ad esporre le società ad un ulteriore pregiudizio economico, mettendo a serio rischio le piccole e medie imprese fornitrici di dispositivi medici nonché i lavori alle proprie dipendenze. Infatti, secondo i dati della Federazione Italiana Fornitori Ospedalieri, solo per il quinquennio 2015-2020 le aziende dovrebbero restituire in media somme pari a metà del proprio fatturato annuo (circa 3,6 miliardi di EUR), con ingenti difficoltà fiscali.

Si tenga conto dell’evidente violazione del principio di proporzionalità di questo sistema.

Ciò premesso, può la Commissione dire se intende ammonire l’Italia sulla questione aprendo una procedura di infrazione?

Presentazione: 25.5.2023