Dipendenza dell’UE dall’energia solare cinese – Interrogazione con richiesta di risposta scritta rivolta alla Commissione

Dipendenza dell’UE dall’energia solare cinese – Interrogazione con richiesta di risposta scritta rivolta alla Commissione

Dipendenza dell’UE dall’energia solare cinese – Interrogazione con richiesta di risposta scritta rivolta alla Commissione

Dal 2021, la Cina ha rappresentato almeno i tre quarti della capacità di produzione globale di energia solare. Secondo le proiezioni dell’Agenzia internazionale dell’energia, la Cina rappresenterà oltre la metà dell’aumento globale della capacità di energia rinnovabile nel 2023 e nel 2024, con l’energia solare in prima linea, e rappresenterà circa i due terzi della nuova capacità di energia rinnovabile a livello mondiale nel 2023. [1]

Evidentemente la Cina vede l’energia solare non solo come una soluzione climatica ma anche e soprattutto come uno strumento geopolitico.

  • 1.Data la prospettiva geopolitica, non sorprende che la Cina utilizzi l’elettricità generata dal carbone per produrre pannelli solari. La politica climatica dell’UE tiene in qualche modo conto dell’anidride carbonica emessa nella produzione di energia solare in Cina? In caso affermativo, come viene incluso nei calcoli o nella strategia dell’UE?
  • 2.L’UE è già fortemente dipendente dalla Cina per quanto riguarda l’energia solare. I costi dei fattori di produzione cinesi sono inferiori e la Cina continua a investire più dell’UE. C’è un modo in cui l’UE può allontanarsi dalla sua dipendenza dalla Cina per quanto riguarda le soluzioni energetiche e in che modo questo fenomeno gioca un ruolo nel Green Deal dell’UE?

Inviato: 14.6.2023