Inquinamento acustico all’aeroporto di Bologna – Interrogazione prsentata

Inquinamento acustico all’aeroporto di Bologna – Interrogazione prsentata

Inquinamento acustico all’aeroporto di Bologna

19.7.2023

Interrogazione a risposta scritta E-002277/2023

alla Commissione

Articolo 138

L’aeroporto “Guglielmo Marconi” di Bologna, situato in prossimità di aree densamente popolate, è il principale aeroporto dell’Emilia-Romagna e il settimo aeroporto per passeggeri in Italia.

Conclusa la pandemia di COVID-19 nel 2022, i voli sono ripresi sul serio: l’aeroporto di Bologna ha registrato un numero di passeggeri di 8.496.000, in aumento rispetto al 2021 (+ 107,0%), con 70.871 voli (+ 66,8%) e 55.195 tonnellate di merci (+ 10,1 %).

Il Comitato Compatibilità Aeroportuale – Comune di Bologna (COCOMPAER) da anni mette in guardia sugli effetti negativi che l’attività aeroportuale ha sulla salute e sulla qualità della vita delle 40 mila persone che vivono sotto la traiettoria di volo. La situazione è stata resa intollerabile dal mancato rispetto del divieto di sorvolo della città tra le 23.00 e le 06.00, con l’autorizzazione per un totale di 225 atterraggi nel periodo giugno-agosto 2022[1 ] .

Alla luce di quanto sopra, può la Commissione:

  • 1)verificare che l’Italia abbia adottato misure di riduzione del rumore per l’aeroporto Marconi di Bologna conformemente all’articolo 5 del regolamento (UE) n. 598/2014;
  • 2)verificare che l’Italia abbia stabilito il livello di rumore per l’aeroporto Marconi di Bologna conformemente all’articolo 6 della direttiva 2002/49/CE e alla direttiva (UE) 2015/996;
  • 3)verificare se l’Italia ha richiesto l’assistenza dell’organo di valutazione delle prestazioni di cui all’articolo 3 del regolamento (UE) n. 691/2010?

Inviato: 19.7.2023

  • [1]  https://www.bolognaragionevole.org/wp-content/uploads/2022/06/DOSSIER-MARCONI-maggio-2022.pdf.