Lunedì 17 ottobre 2022
Ore 10.30 – 12.30
In occasione della pubblicazione del rapporto annuale ISPI-McKinsey & Company su “Digitalization for Sustainable Infrastructure: the Race Ahead”
La digitalizzazione è al centro degli investimenti sociali ed economici volti a riprendere l’economia europea all’indomani della pandemia. Accanto alla sostenibilità, la digitalizzazione è considerata uno dei due pilastri principali per garantire all’Europa una transizione agevole e di successo verso nuove forme di produzione, consumo e mobilità. Ma l’Europa non è sola: i maggiori paesi del mondo stanno investendo pesantemente in infrastrutture digitali ed elaborando strategie nazionali per includere gli investimenti digitali in ogni ambito della società e dell’economia. Il digitale e la tecnologia stanno diventando sempre più protagonisti di una corsa globale, dove la competizione tra i principali paesi è in costante aumento. La digitalizzazione è fondamentale per migliorare la competitività complessiva delle nostre economie e ha un grande impatto su altri tipi di infrastrutture come strade, ferrovie, trasporto aereo e marittimo. Inoltre, la digitalizzazione è fondamentale per ridurre l’impronta di carbonio della nostra economia e aumentare le prestazioni ambientali delle infrastrutture fisiche. Tuttavia, sono necessari ingenti investimenti per garantire una rapida digitalizzazione dell’economia e persiste un divario nelle infrastrutture digitali nei paesi in via di sviluppo, ma anche in alcune parti dell’Europa meridionale e orientale. Le finanze pubbliche non possono far fronte da sole a questa sfida, soprattutto in un momento in cui molte risorse finanziarie pubbliche sono allocate per affrontare la crisi energetica e le ricadute economiche della guerra in Ucraina. Il settore privato è quindi chiamato a condividere l’onere e investire nella digitalizzazione e nelle infrastrutture digitali, con il fondamentale supporto delle Istituzioni Finanziarie Internazionali (IFI). la digitalizzazione è fondamentale per ridurre l’impronta di carbonio della nostra economia e aumentare le prestazioni ambientali delle infrastrutture fisiche. Tuttavia, sono necessari ingenti investimenti per garantire una rapida digitalizzazione dell’economia e persiste un divario nelle infrastrutture digitali nei paesi in via di sviluppo, ma anche in alcune parti dell’Europa meridionale e orientale. Le finanze pubbliche non possono far fronte da sole a questa sfida, soprattutto in un momento in cui molte risorse finanziarie pubbliche sono allocate per affrontare la crisi energetica e le ricadute economiche della guerra in Ucraina. Il settore privato è quindi chiamato a condividere l’onere e investire nella digitalizzazione e nelle infrastrutture digitali, con il fondamentale supporto delle Istituzioni Finanziarie Internazionali (IFI). la digitalizzazione è fondamentale per ridurre l’impronta di carbonio della nostra economia e aumentare le prestazioni ambientali delle infrastrutture fisiche. Tuttavia, sono necessari ingenti investimenti per garantire una rapida digitalizzazione dell’economia e persiste un divario nelle infrastrutture digitali nei paesi in via di sviluppo, ma anche in alcune parti dell’Europa meridionale e orientale. Le finanze pubbliche non possono far fronte da sole a questa sfida, soprattutto in un momento in cui molte risorse finanziarie pubbliche sono allocate per affrontare la crisi energetica e le ricadute economiche della guerra in Ucraina. Il settore privato è quindi chiamato a condividere l’onere e investire nella digitalizzazione e nelle infrastrutture digitali, con il fondamentale supporto delle Istituzioni Finanziarie Internazionali (IFI). è necessaria una grande quantità di investimenti per garantire una rapida digitalizzazione dell’economia e persiste un divario di infrastrutture digitali nei paesi in via di sviluppo ma anche in alcune parti dell’Europa meridionale e orientale. Le finanze pubbliche non possono far fronte da sole a questa sfida, soprattutto in un momento in cui molte risorse finanziarie pubbliche sono allocate per affrontare la crisi energetica e le ricadute economiche della guerra in Ucraina. Il settore privato è quindi chiamato a condividere l’onere e investire nella digitalizzazione e nelle infrastrutture digitali, con il fondamentale supporto delle Istituzioni Finanziarie Internazionali (IFI). è necessaria una grande quantità di investimenti per garantire una rapida digitalizzazione dell’economia e persiste un divario di infrastrutture digitali nei paesi in via di sviluppo ma anche in alcune parti dell’Europa meridionale e orientale. Le finanze pubbliche non possono far fronte da sole a questa sfida, soprattutto in un momento in cui molte risorse finanziarie pubbliche sono allocate per affrontare la crisi energetica e le ricadute economiche della guerra in Ucraina. Il settore privato è quindi chiamato a condividere l’onere e investire nella digitalizzazione e nelle infrastrutture digitali, con il fondamentale supporto delle Istituzioni Finanziarie Internazionali (IFI). soprattutto in un momento in cui vengono stanziate molte risorse finanziarie pubbliche per affrontare la crisi energetica e le ricadute economiche della guerra in Ucraina. Il settore privato è quindi chiamato a condividere l’onere e investire nella digitalizzazione e nelle infrastrutture digitali, con il fondamentale supporto delle Istituzioni Finanziarie Internazionali (IFI). soprattutto in un momento in cui vengono stanziate molte risorse finanziarie pubbliche per affrontare la crisi energetica e le ricadute economiche della guerra in Ucraina. Il settore privato è quindi chiamato a condividere l’onere e investire nella digitalizzazione e nelle infrastrutture digitali, con il fondamentale supporto delle Istituzioni Finanziarie Internazionali (IFI).
