Comm.ni riunite Cultura (7° e VII) – Comunicazioni del Ministro della Cultura, Sangiuliano, sulle linee programmatiche del suo dicastero, del 1° dicembre 2022 e del 12 gennaio 2023

Comm.ni riunite Cultura (7° e VII) – Comunicazioni del Ministro della Cultura, Sangiuliano, sulle linee programmatiche del suo dicastero, del 1° dicembre 2022 e del 12 gennaio 2023

Commissioni riunite Cultura (7° e VII) Comunicazioni del Ministro della Cultura, Sangiuliano, sulle linee programmatiche del suo dicastero, del 1° dicembre 2022 – Sintesi diretta web

Il Ministro della Cultura Sangiuliano ha iniziato la propria relazione con una parte introduttiva, di contenuto culturale, illustrando quanto segue.

Il termine cultura deriva dal latino “coltivare”; in seguito il termine culto è divenuto un insieme di conoscenze. Si è dichiarato convinto del fatto che la cultura sia un tratto distintivo degli esseri umani e la qualificazione in quanto persone.

Aristotele, su questo tema, affermava che non esiste per gli esseri umani un habitat naturale, ma solo quello costruito con la tecnica, partendo dalla città. Un habitat che l’uomo si è creato e che diventa natura e paesaggio. Il Ministro ha palesato convinzione nel sostenere che nella nozione di natura vada ricompreso anche quello che la storia dell’umanità ha prodotto.

Ha, poi, citato Durkheim, il quale affermava che la società sopravvive solo se si costituisce come entità simbolica, in quanto è un sistema formato da caratteri propri.

Ha ricordato che qualche settimana fa veniva rammentata la legge Croce del 1922, la n. 778, per la tutela culturale. Si tratta di uno dei primi provvedimento in questo senso; da allora, è stata fatta molta strada, fino ad una estensione dell’ambito di interesse che si è sviluppato fino all’economia dei beni culturali: la cultura come un insieme di beni, cui si aggiunge la società digitale.

Ha continuato ad evidenziare il tema della cultura, citando altre importanti personalità. Citando Leopardi, ha affermato che la società è prima di tutto culturale: l’Italia è data dalla lingua e, soprattutto, dalla sua storia. Ha ricordato come Dante sosteneva la necessità di non vivere come bruti, ma di inseguire la conoscenza. Citando Gramsci, ha ricorda l’importanza dell’arte e della cultura e la necessità di una cultura nazionale.

Commissioni riunite VII Camera (Cultura, scienza e istruzione) e 7ª Senato (Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport) – Seguito dell’audizione del Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, sulle linee programmatiche del suo dicastero, del 12 gennaio 2023 – Sintesi diretta web

L’On. Piccolotti (AVS) ha affermato di aver ascoltato con la massima attenzione la relazione del Ministro alla Commissione circa gli intendimenti di politica culturale che vorrebbe portare avanti. Ha criticato la mancata attenzione del Ministro a temi quali l’innovazione, la sperimentazione e la cultura giovanile. Ha criticato la relazione del Ministro della cultura, tipica di un modello conservatore. Ha manifestato la sua contrarietà circa l’indifferenza del Ministro in relazione ai lavoratori e alle lavoratrici del settore culturale. Ha ricordato che nei musei italiani vi sono molte cooperative che operano in un contesto di riduzione dei salari, delle tutele e dei diritti applicando contratti diversi da quelli del settore. Ha rammentato che sul tema, nella scorsa legislatura, la Commissione ha compiuto un’indagine conoscitiva. Ha ricordato che il Ministero della Cultura deve emanare i decreti attuativi della nuova Legge sull’indennità di intermittenza dei lavoratori dello spettacolo. Ha rammentato che il Ministro ha ricevuto, in data 31 dicembre 2022, una lettera firmata da diversi professionisti che lavorano nelle sovrintendenze (500 tra archeologi, architetti e storici dell’arte) collaboratori da 18 mesi, selezionati con una procedura pubblica e che hanno la partita IVA. Ha ricordato che essi dovevano essere prorogati nel Milleproroghe ma nel testo licenziato dal Consiglio dei Ministri non si fa più riferimento alla loro proroga. Per quanto concerne la nuova gara CONSIP sulla biglietteria del Colosseo, ha affermato che si tratta di una gara formulata male, che prevede espressamente da capitolato l’utilizzo del contratto multiservizi al posto di quello più rappresentativo di Federcultura al cui esito circa 100-130 persone rischiano di perdere il lavoro. Ha chiesto al Ministro se intenda affrontare la precarietà del lavoro nel settore culturale e dello spettacolo. In merito alla tutela delle donne del mondo della cultura dalle molestie sessuali e dagli atteggiamenti discriminatori e sessisti, ha ricordato che, negli ultimi giorni, molte donne stanno denunciando episodi di questo tenore. Di fronte a questa grande emersione di testimonianze, che i giornali stanno definendo il “Me Too” italiano, ha criticato il mancato annuncio di misure volte a tutelare le donne e di riforme che vanno in questa direzione.

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